Veterinaria, Anno 16, n. 3, Ottobre 2002APPROCCIO TERAPEUTICO ALLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DEL CANE E DEL GATTO: RUOLO CARDINE DEI FARMACI DIURETICI CLAUDIO BUSSADORI Med.Vet., Med. Chir. Dipl. ECVIM (Cardiology) * DANITZA PRADELLI, Med. Vet * * ORIOL DOMENECH, Med. Vet * * Clinica Veterinaria Gran Sasso, via Donatello 26, 20131 Milano* * Sezione di Clinica Medica Veterinaria - Dipartimento di Salute Animale - Università degli Studi di ParmaRiassunto
In questo articolo, gli autori descrivono brevemente le caratteristiche farmacologiche delle diverse classi di farmaci diuretici
più comunemente utilizzati nella terapia dell’insufficienza cardiaca congestizia nel cane e nel gatto e le possibili alterazioni fi-siopatologiche, indotte dalle cardiopatie di più frequente riscontro nel cane e nel gatto, che giustificano la scelta dell’approccioterapeutico: terapia medica e/o interventistica o chirurgica. In this review the authors describe the characteristics of most common used diuretics drugs in medical therapy of conge-stive heart failure in dogs and cats, and the physiopathological changes induced by most common heart diseases in dogs andcats which could justify the choice of treatment: medical therapy and/or interventional or surgical treatment.
Gli Autori, dopo una breve introduzione, esamineranno
trograda (congestione ed edema polmonare), ad insuffi-
le diverse categorie di farmaci diuretici utilizzati nella tera-
cienza cardiaca anterograda (ipoperfusione periferica) o
pia dell’insufficienza cardiaca congestizia indotta dalle più
ad una loro combinazione in condizioni di riposo o duran-
comuni cardiopatie del cane e del gatto. In seguito verran-
no discussi gli aspetti fisiopatologici che giustificano la scel-ta dell’approccio terapeutico che dovrebbe essere, perquanto possibile, diretto alla rimozione della causa scate-
CLASSIFICAZIONE DEI DIURETICI
nante l’insufficienza cardiaca ma, nella maggior parte deicasi, è unicamente finalizzato alla risoluzione del quadro
Un criterio classificativo dei farmaci diuretici è basato
clinico e/o al miglioramento dei parametri ecocardiografici.
1) diuretici osmotici (mannitolo e altri zuccheri impie-
INTRODUZIONE
2) tubulo prossimale: inibitori dell’anidrasi carbonica
I diuretici rappresentano la categoria di farmaci di impor-
3) branca ascendente dell’ansa di Henle: diuretici “del-
tanza fondamentale nella risoluzione e nella prevenzione dei
l’ansa” (furosemide, acido etacrinico, bumetanide,
sintomi dell’insufficienza cardiaca congestizia, cioè di quella
condizione fisiopatologica che rappresenta l’espressione cli-
4) sito di diluizione corticale: benzotiazidici (clorotiazi-
nica di molte cardiopatie congenite ed acquisite.
de, idroclorotiazide, flumetiazide, ecc.)
Tali cardiopatie determinano una condizione di disfun-
5) tubulo distale: diuretici risparmiatori di potassio (an-
zione cardiaca sistolica, diastolica o di entrambe che indu-
tialdosteronici, triamterene, amiloride).1
ce un quadro clinico riferibile ad insufficienza cardiaca re-
L’attività diuretica può essere legata all’incremento della
portata plasmatica renale, come nel caso dei farmaci diure-tici osmotici, all’alterazione della funzionalità del nefrone
“Articolo ricevuto dal Comitato di Redazione il 18/1/2002 ed accettatoper pubblicazione dopo revisione il 25/03/2002”.
quando interferiscono con i normali meccanismi di tra-
Approccio terapeutico alle più comuni cardiopatie del cane e del gatto: ruolo cardine dei farmaci diuretici
sporto ionico che regolano la formazione ed il manteni-
to per via biliare. La velocità di eliminazione è particolar-
mento del gradiente elettrochimico responsabile del nor-
mente elevata, caratteristica di importanza rilevante in ca-
male flusso ionico tra spazio interstiziale e versante tubula-
so di somministrazioni frequenti e a dosi elevate in quanto
re delle membrane cellulari oppure all’interferenza con l’at-
impedisce fenomeni di accumulo. È importante sottolinea-
tività svolta dall’aldosterone o dall’ADH sul nefrone.
re l’efficacia di tale farmaco anche in condizioni di funzio-
I diuretici osmotici sono controindicati nella terapia
nalità renale parzialmente compromessa.5
dell’insufficienza cardiaca perché l’aumento della portata
In caso di somministrazione per via endovenosa l’effetto
plasmatica renale e l’incremento della pressione venosa e
si manifesta dopo 5-10 minuti con picco massimo dopo 30
capillare potrebbe favorire l’instaurarsi di un quadro di
minuti e ritorno ai valori basali dopo 2-3 ore; per via orale
compare dopo 30-60 minuti con picco massimo dopo 1-2
I diuretici inibitori dell’anidrasi carbonica non sono co-
ore. La posologia non è influenzata dalla via di sommini-
munemente utilizzati nella terapia dello scompenso cardia-
strazione (la biodisponibilità del farmaco somministrato
co. L’acetazolamide è impiegata nella terapia del glaucoma
per via orale corrisponde a quella per via endovenosa).
in quanto rallenta la velocità di formazione dell’umor ac-
La furosemide riduce le resistenze vascolari renali incre-
queo da parte dei corpi ciliari riducendo così la pressione
mentando così la portata renale. Ha inoltre una efficace
azione venodilatatrice che si manifesta con la riduzione
I diuretici dell’ansa, in particolare la furosemide, rappre-
della pressione venosa che si instaura prima dell’effetto
sentano la classe di farmaci di prima scelta nel trattamento
diuretico (soprattutto in caso di somministrazione per via
dei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia: in tali
endovenosa). Tale effetto risulta particolarmente impor-
soggetti l’edema è una diretta conseguenza dell’aumento del
tante nella terapia dell’edema polmonare acuto perché
volume ematico (può aumentare anche del 30% in soggetti
l’aumento della capacitanza venosa riduce la pressione te-
con insufficienza cardiaca grave). L’edema polmonare si
presenta quando la pressione idrostatica nel letto capillare
Le indicazioni terapeutiche della furosemide e degli al-
polmonare (normalmente di circa 5 mmHg), arriva rapida-
tri diuretici dell’ansa sono volte al trattamento di tutte
mente a circa 23 mmHg (edema polmonare acuto) oppure
quelle condizioni cliniche, sia acute che croniche, caratte-
lentamente ad un valore di circa 40 mmHg.
rizzate da accumulo di trasudati in particolar modo nell’e-
I diuretici riducendo il volume ematico circolante ab-
dema polmonare, idrotorace e ascite. Nella terapia di man-
bassano la pressione diastolica ventricolare e quella del let-
tenimento volta al controllo della formazione dell’edema
to capillare, contrastando così i meccanismi fisiopatologici
cardiogeno, la furosemide è di solito somministrata in as-
responsabili della formazione di edemi. 3
sociazione con altri farmaci (ACE-inibitori, farmaci ino-tropi positivi, beta-bloccanti).6
Diuretici dell’ansa Diuretici benzotiazidici
I diuretici che agiscono alterando il riassorbimento di
elettroliti a livello della branca ascendente dell’ansa di
I più comuni diuretici benzotiazidici (tiazidici) sono
Henle più comunemente utilizzati sono: furosemide, acido
rappresentati da composti dell’idroclorotiazide e della clo-
rotiazide. Il loro principale sito di azione è il tubulo pros-
La furosemide è il farmaco diuretico di prima scelta nella
simale dove prevengono il riassorbimento del sodio, agen-
terapia dell’insufficienza cardiaca congestizia. È un compo-
do sul sito di scambio sodio-potassio stimolato dall’aldo-
sto ortoclorosulfonamidico che si differenzia dai composti
sterone. I diuretici tiazidici non dovrebbero essere impie-
tiazidici per la presenza di un gruppo carbossilico. Il mecca-
gati nella terapia dell’insufficienza cardiaca congestizia
nismo di azione della furosemide è legato all’inibizione della
(ICC) perché la loro efficacia diminuisce sensibilmente in
sintesi aerobia dell’ATP che determina il blocco dell’attività
caso di riduzione della perfusione plasmatica renale ed
della pompa che regola il meccanismo del riassorbimento
inoltre l’ICC è generalmente associata ad elevata aldoste-
del sodio-potassio-2cloro nella branca ascendente (porzione
ronemia che, in caso di somministrazione di farmaci ap-
spessa) dell’ansa di Henle. Il mancato riassorbimento di tali
partenenti a questa classe di diuretici, determinerebbe una
ioni determina l’aumento della loro escrezione.4
cospicua perdita di potassio. Tuttavia, potrebbero essere
La furosemide incrementa l’escrezione del calcio e del
utilizzati in associazione con i diuretici dell’ansa in caso di
magnesio poiché modifica la differenza di potenziale
insufficienza cardiaca congestizia refrattaria alla monotera-
transmembranario responsabile del flusso ionico dal ver-
sante cellulare endoluminale a quello interstiziale. È da
Sono indicati nel trattamento della ritenzione di liquidi
segnalare anche una debole attività della furosemide
associata ad epatopatie e/o nefropatie croniche e nella te-
(non presente nella bumetanide) nell’inibire l’attività del-
rapia del diabete insipido di origine nefrogena o ipofisaria
l’anidrasi carbonica responsabile dell’incremento dell’e-
(riducono lo stato di grave poliuria).5,7
La furosemide ha una buona biodisponibilità orale, cir-
ca il 90% si lega alle sieroproteine ed è metabolizzata in
Diuretici risparmiatori di potassio
minima percentuale. Dopo somministrazione endovenosa,circa i due terzi della dose somministrata sono eliminati
Distinguiamo farmaci antagonisti dell’aldosterone (spi-
dal rene con un meccanismo di escrezione attiva, a livello
ronolattone) e farmaci non antagonisti dell’aldosterone
del tubulo contorto prossimale. Il terzo rimanente è escre-
Veterinaria, Anno 16, n. 3, Ottobre 2002
Lo spironolattone è un antagonista competitivo che si
lega ai recettori dell’aldosterone presenti in diversi seg-menti del nefrone, nelle ghiandole salivari e nel colon. L’attività diuretica è legata all’azione dello spironolattonesui recettori localizzati nell’ultimo tratto del tubulo distalee nel dotto collettore attraverso la riduzione del riassorbi-mento del sodio cui consegue l’aumento dell’escrezionedel sodio, dei cloruri e dell’acqua e la riduzione dell’escre-zione di potassio, ammonio e fosfati. L’effetto diuretico siinstaura molto lentamente e non è dose-dipendente. Ladose orale è di 1-2 mg/kg sia come monoterapia che in as-sociazione con altri diuretici (ad es. tiazidici)5.
L’aumento della kaliemia stimola la liberazione di aldo-
sterone che, a sua volta aumenta, l’escrezione di potassio:questo sembra essere il meccanismo che previene fenome-ni di iperkaliemia in caso di trattamenti protratti. Questofarmaco deve essere utilizzato con cautela nei soggetti con
FIGURA 1 - Scansione parasternale destra in asse lungo di un cane Bar-
riduzione della funzionalità renale. In caso di iperkalie-
bone maschio, 12 anni con grave endocardiosi mitralica, lembi mitralici
mia, occorre ricordare che l’effetto del farmaco persiste
marcatamente ispessiti e dilatazione delle camere cardiache sinistre. In
per tre giorni dopo la sospensione della somministrazione
sistole si vede la corda tendinea rotta prolassante nell’atrio sinistro(freccia).
ed è quindi consigliabile proseguire la terapia con l’impie-go di altri diuretici per favorire l’eliminazione del potassioin eccesso.2,5
I diuretici non antagonisti dell’aldosterone (triamtrene,
La scompenso cardiaco acuto può inoltre essere deter-
amiloride cloridrato) non sono comunemente impiegati in
minato dal sovradosaggio di farmaci inotropi negativi, dal-
l’assunzione di sostanze cardiotossiche o come effetto col-laterale dell’impiego di chemioterapici (doxorubicina) che
L’iter diagnostico dell’insufficienza cardiaca non può li-
possono determinare la riduzione improvvisa della con-
mitarsi all’identificazione della noxa patogena, ma deve
trattilità miocardica. In tal caso il quadro clinico è quello
condurre alla comprensione dei meccanismi fisiopatologici
tipico delle patologie a bassa portata cardiaca piuttosto
in atto per la corretta valutazione dello stadio della malattia.
che quello dell’edema polmonare perché l’organismo non
I riscontri clinici e strumentali sono essenziali nell’indi-
riesce ad attivare, in un tempo così breve, i meccanismi di
viduazione del momento idoneo ad iniziare la terapia in
compenso che reagiscono alla riduzione della portata car-
un paziente cardiopatico e nella scelta dell’associazione
diaca mediante la ritenzione di sodio e liquidi. In questi
farmacologica che deve necessariamente adattarsi al tipo
casi prima ancora della terapia diuretica e vasodilatante è
ed al grado di disfunzione in atto. Ad esempio, in caso di
necessario ristabilire una portata minima utile a consentire
disfunzione sistolica la furosemide (impiegata per ridurre
un’adeguata perfusione renale, ad esempio mediante infu-
la pressione telediastolica e il postcarico) deve essere som-
ministrata in associazione a farmaci inotropi positivi, quali
L’insufficienza cardiaca cronica è la conseguenza di
digossina o pimobendan, mentre nella disfunzione diasto-
numerose patologie cardiache congenite che non siano
lica la furosemide è utilizzata a dosi inferiori ed in associa-
state corrette da un intervento, come ad esempio il dotto
zione a farmaci quali i calcio-antagonisti che migliorano il
arterioso persistente, il difetto interventricolare, la ste-
nosi aortica e la stenosi polmonare oppure rappresental’esito di altre patologie acquisite a decorso progressivocome l’insufficienza aortica, mitralica, tricuspidale e la
VALUTAZIONE DEL PAZIENTE
cardiomiopatia dilatativa. Generalmente predomina il
CON INSUFFICIENZA CARDIACA CONGESTIZIA
quadro clinico tipico dell’insufficienza cardiaca retro-grada sinistra caratterizzato dall’edema polmonare, in
L’iter terapeutico deve essere impostato dopo attenta
quanto l’incremento della pressione atriale sinistra de-
valutazione del quadro clinico del paziente, in particolare
termina l’aumento della pressione nelle vene polmonari
è necessario valutare se l’ICC sia un fenomeno acuto o
con aumento della pressione capillare polmonare ed
cronico. La causa più frequente di insufficienza cardiaca
acuta, da sovraccarico acuto di volume, è la rottura di cor-
In caso di insufficienza cardiaca retrograda dei settori
de tendinee della valvola mitrale in corso di endocardiosi
destri si verifica l’aumento della pressione nelle vene cave
che si manifesta clinicamente con ascite, edema periferico
Un’altra causa di ICC acuta, riscontrata molto più rara-
mente, è il rigurgito aortico acuto nell’endocardite batteri-
Possono inoltre manifestarsi, a riposo o in condizioni
ca. Il quadro clinico è caratterizzato generalmente dall’ede-
di esercizio fisico, i sintomi di insufficienza cardiaca an-
ma polmonare e dai sintomi dell’insufficienza cardiaca gra-
terograda da scarsa perfusione tissutale come debolez-
ve e necessita di una terapia d’urgenza con somministrazio-
za, mucose pallide, estremità fredde, scarsa resistenza
ne di furosemide per via endovenosa, farmaci vasodilatato-
all’esercizio fisico ed aumento del tempo di riempimen-
ri, ossigenoterapia ed eventualmente broncodilatatori. Approccio terapeutico alle più comuni cardiopatie del cane e del gatto: ruolo cardine dei farmaci diureticiTabella 1 Schema (da ISACHC semplificato) dei criteri classificativi dell’insufficienza cardiaca del cane
* In tale classe distinguiamo soggetti in classe IIIa che sono gestibili con terapia a domicilio e soggetti in classe IIIb che necessitano di ricovero in clinicacon terapia intensiva.
L’International Small Animal Cardiac Health Council
(ISACHC) ha fissato i criteri classificativi dei pazienti coninsufficienza cardiaca in funzione della gravità del quadroclinico (Tabella 1):
• Classe Ia, comprende soggetti nei quali si riscontra la
presenza di soffio cardiaco, assenza di sintomatolo-gia clinica e all’esame ecocardiografico, diametri car-diaci nella norma
• Classe Ib, soggetti con soffio cardiaco, assenza di sin-
tomatologia clinica e diametri cardiaci aumentati
• Classe II, presenza di soffio cardiaco, sintomatologia
clinica (tosse, dispnea) durante l’esercizio fisico ediametri cardiaci aumentati
• Classe III, presenza di soffio cardiaco, sintomatolo-
gia clinica (possono presentare: tosse, dispnea, sinco-pi ed ascite) anche in condizioni di riposo e diametri
FIGURA 2 - Scansione M-mode del ventricolo sinistro di un gatto Main
cardiaci aumentati: i pazienti in classe IIIa sono ge-
Coon femmina di 9 anni con cardiomiopatia ipertrofica nella quale sievidenzia la marcata ipertrofia ventricolare concentrica.
stibili a domicilio, quelli in classe III b necessitano diricovero in clinica e terapia intensiva.10
il sovradosaggio di farmaci inotropi negativi o cardiotossi-
Cause di disfunzione diastolica
ci, gli squilibri metabolici (ad esempio l’ipotiroidismo),fattori nutrizionali (ad esempio la carenza di carnitina e/o
La disfunzione diastolica si manifesta in quelle patologie
di taurina nella dieta)12, cardiopatie con sovraccarico cro-
che determinano una alterazione della distensibilità cardia-
nico di volume o di pressione e rarissimi casi di ischemia
ca in diastole. Distinguiamo cause che non coinvolgono di-
rettamente il tessuto miocardico come la presenza di versa-mento pericardico e la pericardite costrittiva dalle patolo-gie intrinseche del tessuto cardiaco. Tra queste ricordiamo
OBIETTIVI DELLA TERAPIA NELL’INSUFFICIENZA
le patologie che determinano ipertrofia della muscolatura
CARDIACA CONGESTIZIA
ventricolare, come la cardiomiopatia ipertrofica (Fig. 2) epatologie che sono responsabili di alterazioni della com-
Gli scopi della terapia dell’insufficienza cardiaca conge-
pliance ventricolare come la cardiomiopatia restrittiva.
stizia sono: la risoluzione dell’edema polmonare, il con-
Sono considerate cause di disfunzione diastolica la pre-
trollo della ritenzione dei liquidi e la ridistribuzione dei
senza di ostacoli al ritorno venoso come trombi o neofor-
flussi ematici nonché la riduzione del carico diastolico che
mazioni atriali ed i disturbi del ritmo cardiaco (BAV, fibril-
si ottengono mediante la somministrazione di diuretici
lazione atriale, tachicardia atriale e ventricolare) poiché so-
dell’ansa, diuretici risparmiatori di potassio, vasodilatatori
no anch’essi responsabili dell’anomalo riempimento delle
ed ACE-inibitori associati ad una dieta specifica.14 In se-
condo luogo, la terapia è volta al miglioramento della fun-zione di pompa del cuore mediante ottimizzazione delriempimento cardiaco in diastole (controllo della frequen-
Cause di disfunzione sistolica
za cardiaca, controllo delle aritmie, miglioramento delladistensibilità ventricolare) ed il miglioramento della con-
La disfunzione sistolica ventricolare può essere primaria
trattilità (glicosidi digitalici, bipiridina e pimobendan).
come nella cardiomiopatia dilatativa oppure secondaria.
È inoltre molto importante la riduzione dell’attività fisi-
Tra le cause di disfunzione sistolica secondaria ricordiamo
ca e la diminuzione del peso corporeo nei soggetti obesi. Veterinaria, Anno 16, n. 3, Ottobre 2002Tabella 2 Terapia nelle diverse classi di insufficienza cardiaca congestizia secondaria ad insufficienza mitralica nel cane Furosemide
2-8 mg/kg q1-4h EV (edema polmonare acuto)
ACE-inibitori: - Benazepril Digossina (in presenza di aritmie Nitroglicerina (cerotti) Pimobendan Spironolattone Dieta specifica FIGURA 3 - Radiografia del torace in proiezione latero-laterale destra diFIGURA 4 - Radiografia dello stesso gatto della Figura 3 eseguita 24 oreun gatto comune europeo con cardiomiopatia ipertrofica, nella quale sievidenziano aree di edema polmonare alveolare caratterizzate da gruppidi acini ripieni di un liquido trasudatizio frammisti ad altri acini a conte-nuto aereo, tali aree sono particolarmente evidenti nel lobo basale de-stro, come avviene frequentemente nel gatto. Approccio terapeutico alla disfunzione diastolica
zione del precarico, al controllo della frequenza e al man-tenimento del ritmo sinusale.
La terapia dovrebbe essere diretta alla rimozione delle
Nel gatto con quadro clinico di edema polmonare acuto
cause che determinano lo stato di disfunzione diastolica.
da cardiomiopatia ipertrofica (vedi Figg. 3, 4), la furosemide
È necessario eseguire la pericardiocentesi in caso di
(1-2 mg/kg ogni 1-2 h EV) può essere associata ad un farma-
versamento pericardico. Nelle pericarditi croniche con
co venodilatatore come la nitroglicerina pomata 2%, appli-
versamento ricorrente, è suggerita la pericardiectomia
cata sulla cute precedentemente rasata (0,2-1 cm, ogni 4/6 h)
oppure in soluzione oleosa al 2% alla dose approssimativa di
In caso di tamponamento cardiaco è assolutamente con-
una goccia nel condotto auricolare per ogni kg.pv, fino alla
troindicata la terapia diuretica e vasodilatante, infatti que-
risoluzione dell’edema polmonare. È importante riservare
sti farmaci riducendo la pressione intracavitaria cardiaca
l’utilizzo della nitroglicerina esclusivamente alla terapia delle
aumentano il gradiente di pressione transmurale (differen-
fasi acute dell’edema polmonare perché applicazioni conti-
za tra la pressione intrapericardica e intracavitaria cardia-
nuative possono dare origine a fenomeni di tachifilassi.15
ca) aggravando il tamponamento. Quando è possibile, si
Nelle forme con ostruzione dinamica non somministrare
consiglia la rimozione delle masse che ostacolano il ritorno
in alcun caso farmaci dilatatori arteriosi che aumentando la
venoso. Se non è possibile risolvere la causa della disfun-
capacitanza inducono uno stato di ipotensione arteriosa
zione diastolica, la terapia deve essere volta alla ottimizza-
con peggioramento dell’ostruzione. L’impiego di farmaci β-
Approccio terapeutico alle più comuni cardiopatie del cane e del gatto: ruolo cardine dei farmaci diuretici
bloccanti nella terapia della cardiomiopatia ipertrofica del
La valvuloplastica percutanea con catetere a pallone è la
gatto è giustificato dalla loro capacità di abbassare la fre-
metodica consolidata per la terapia della stenosi polmona-
quenza cardiaca consentendo un migliore riempimento
re (l’esito di questo intervento è particolarmente influen-
ventricolare. Inoltre riducono l’ostruzione dinamica nel
zato dalla conformazione dell’apparato valvolare).
tratto di efflusso ventricolare. Sono utilizzati soprattutto
Nelle patologie cardiache congenite con shunt sini-
l’atenololo alla dose di 6,25 mg SID e il propranololo alla
stro-destro (come ad es. nel dotto arterioso persistente),
dose di 0,5 mg/kg una volta al giorno. In alternativa al far-
il passaggio di una quota significativa di sangue dall’aor-
maco β-bloccante è possibile ricorrere all’impiego di calcio
ta discendente all’arteria polmonare ad ogni evento si-
antagonisti come il diltiazem (1 mg/kg BID) e il verapamil.
stolico, determina l’incremento del ritorno venoso al
Non vanno somministrati farmaci inotropi positivi che
cuore attraverso le vene polmonari e quindi il sovracca-
potrebbero determinare il peggioramento dell’ostruzione
rico volumetrico dell’atrio e del ventricolo sinistro. Nel
difetto interventricolare si verifica il sovraccarico volu-
La terapia della cardiomiopatia restrittiva prevede l’im-
metrico del solo ventricolo sinistro.
piego dei diuretici (furosemide: 1-2 mg/kg PO ogni 8-
La terapia risolutiva è la chiusura del difetto o del dotto
24h), diltiazem ed ACE-inibitori associati ad una dieta
che, nel caso del dotto arterioso persistente non presenta
specifica. I farmaci inotropi positivi potrebbero essere uti-
particolari difficoltà tecniche. La chiusura del difetto in-
lizzati quando è contemporaneamente presente un quadro
terventricolare presenta delle difficoltà variabili in funzio-
ne del tipo di difetto (membranoso o muscolare).
Quando non è possibile effettuare la chiusura del dotto
o del difetto ventricolare, la terapia medica è volta a ral-
Approccio terapeutico alla disfunzione sistolica
lentare l’insorgenza e l’evoluzione dell’insufficienza car-diaca e a controllare i sintomi ad essa associati.
Il sovraccarico cronico di volume, riscontrato nelle pato-
In generale la terapia medica delle patologie cardiache
logie valvolari croniche e nelle patologie cardiache con
con sovraccarico di volume cronico (insufficienza valvola-
shunt, determina la maggiore distensione telediastolica del-
re cronica, patologie cardiache con shunt), deve ridurre il
le pareti ventricolari con incremento dello stress parietale.
postcarico17, diminuire il ritorno venoso e controllare le ri-
Le fibrocellule miocardiche reagiscono all’incremento
sposte neurormonali sistemiche indotte dalla disfunzione
volumetrico telediastolico replicandosi in serie. Si instaura
così uno stato di ipertrofia eccentrica che, riducendo il po-
Nei cani con edema polmonare acuto da insufficienza
stcarico (tensione parietale), consente nelle forme
mitralica, il farmaco di prima scelta è la furosemide (2-8
lievi/moderate il mantenimento di una buona gittata anche
mg/kg ogni 1-6h) somministrata per via endovenosa, asso-
in presenza di una ridotta contrattilità miocardica. In caso
ciata a farmaci dilatatori venosi (nitroglicerina pomata
di insufficienza miocardica grave tale meccanismo com-
pensatorio di ipertrofia eccentrica diventa inadeguato ed il
Utilizzare con estrema cautela farmaci dilatatori arterio-
volume sistolico si riduce con conseguente riduzione della
si, che sebbene riducano efficacemente il postcarico, po-
gittata cardiaca (gittata cardiaca = volume sistolico x fre-
trebbero indurre una pericolosa tachicardia riflessa.
quenza cardiaca) ed ulteriore aumento del volume e della
Nella terapia di mantenimento l’associazione di furose-
mide (1-4 mg/kg ogni 8-24 h PO) e ACE-inibitori (i più
Nelle patologie che inducono un sovraccarico cronico
comunemente utilizzati sono: benazepril 0,25 mg/kg SID,
di pressione (ostruzioni del tratto di efflusso, ipertensione
enalapril 0,5 mg/kg una o due volte al dì e ramipril 0,125
arteriosa), l’aumento del postcarico determina l’aumento
mg/kg PO ogni 24h) si è rivelata particolarmente efficace
del volume telesistolico e la riduzione della gittata.
nel controllo della congestione polmonare (Figg. 5, 6) e
Le camere ventricolari reagiscono al sovraccarico pres-
nella riduzione della quota di rigurgito atriale. I farmaci
sorio con un’ipertrofia concentrica che non essendo asso-
ACE-inibitori antagonizzano gli effetti sistemici indotti
ciata ad una idonea irrorazione ematica, a causa dell’insuf-
dall’attivazione del Sistema Renina-Angiotensina-Aldoste-
ficiente numero di capillari presenti in rapporto alla mu-
rone (SRAA) in corso di insufficienza cardiaca e di terapia
scolatura miocardica (condizione indotta dall’ipertrofia
concentrica), determina uno stato di ipossia miocardica
Nella terapia dell’insufficienza mitralica moderata o gra-
ve (Figg. 7 e 8) è consigliabile integrare la terapia suggerita
La condizione di grave ipertrofia concentrica e di danno
precedentemente con la somministrazione di pimobendan
miocardico, riducendo la distensibilità ventricolare deter-
(0,2-0,5 mg/kg PO BID 1 ora prima dei pasti). Tale farma-
mina di fatto un quadro di disfunzione diastolica che si as-
co riduce il postcarico, aumenta la contrattilità miocardica
socia allo stato di disfunzione sistolica.16
e quindi in associazione ai farmaci diuretici ed ACE-inibi-
L’approccio terapeutico ideale alla disfunzione miocardica
tori, sembrerebbe ridurre efficacemente la quota di volume
sistolica dovrebbe essere diretto al ripristino della contratti-
rigurgitante migliorando sensibilmente il quadro clinico.
lità delle fibrocellule cardiache. In realtà, è possibile ottenere
Nei cani con cardiomiopatia dilatativa, è importante as-
questo risultato terapeutico in rarissimi casi, come ad esem-
sociare la digossina alla terapia con furosemide ed ACE-
pio somministrando taurina ai cani e gatti con forme di car-
inibitori perchè migliora la contrattilità miocardica e con-
diomiopatia dilatativa causate dalla sua carenza dietetica.12
trolla le tachicardie sopraventricolari. Anche in questo ca-
In tutte le altre situazioni, è possibile seguire diverse
so è consigliabile integrare la terapia tradizionale con la
strategie terapeutiche in funzione della patologia che de-
somministrazione di pimobendan per il suo effetto inotro-
termina la stato di disfunzione sistolica.
Veterinaria, Anno 16, n. 3, Ottobre 2002FIGURA 7 - Scansione parasternale destra asse lungo di un cane Shitzu maschio di 15 anni con grave endocardiosi mitralica, nella quale siFIGURA 5 - Proiezione laterolaterale destra del torace di un cane York-evidenzia la grave dilatazione tetracamerale con ispessimento e prolas-shire Terrier maschio, 8 anni con un quadro di edema polmonare da in-so dei lembi mitralici e tricuspidali (AS: Atrio Sinistro, AD: Atrio Destro,VS: Ventricolo Sinistro, VD: Ventricolo Destro).FIGURA 8 - Scansione parasternale destra asse corto di un cane Shi tzuFIGURA 6 - Proiezione laterolaterale destra del torace di un cane York-maschio di 15 anni con grave endocardiosi mitralica (lo stesso caneshire Terrier (stesso cane della Fig. 5) maschio, 8 anni dopo terapia condella Fig. 7) con grave dilatazione atriale sinistra (Ratio Atriosinistro/Aorta>>1,8). AS: Atrio Sinistro, Ao: Aorta.EFFETTI COLLATERALI DEI DIURETICI
dotti dall’ipopotassiemia piuttosto che dall’azione di-
ED INTERAZIONE CON ALTRI FARMACI
retta del diuretico stesso. I diuretici dell’ansa poten-ziano la nefrotossicità e la ototossicità delle cefalo-
Nell’uomo sono stati segnalati rari casi di reazione di tipo
sporine e degli antibiotici aminoglicosidici.23
allergico in seguito alla somministrazione di furosemide, tali
• Deplezione delle vitamine idrosolubili, soprattutto
reazioni non sono mai state segnalate nel cane e nel gatto.
È necessario considerare i possibili effetti collaterali se-
• Ipopotassiemia: è lo squilibrio elettrolitico di più fre-
condari all’effetto diuretico, causati dalla somministrazio-
quente riscontro in soggetti sottoposti a terapia diu-
retica ad elevato dosaggio e per tempi prolungati.
• Disidratazione, ipovolemia, riduzione della gittata
Oltre all’aumentata escrezione urinaria indotta dalla
cardiaca e della perfusione tissutale determinano l’at-
somministrazione prolungata e a dosi elevate di diu-
tivazione del SRAA. Si instaura un meccanismo di
retici non risparmiatori di potassio, altri fattori pos-
“reazione a cascata” con iperazotemia prerenale,
sono concorrere alla genesi di tale squilibrio come il
ipokaliemia ed alcalosi metabolica. Per interrompere
ridotto apporto dietetico conseguente a disoressia
questa serie di reazioni metaboliche è sufficiente as-
e/o anoressia, la perdita di elettroliti in seguito ad
sociare la somministrazione di ACE-inibitori.20
episodi frequenti di vomito (come accade ad esem-
• Aumento della concentrazione plasmatica e della
pio nell’intossicazione digitalica) o la presenza di un
tossicità di alcuni farmaci utilizzati in associazione al-
la terapia diuretica: in particolare in corso di terapia
• Nel gatto l’impiego della furosemide a dosi eccessive
digitalica21,22 possono manifestarsi vomito, diarrea ed
potrebbe determinare effetti collaterali indesiderati
inappetenza. Tali effetti tossici sembrano essere in-
come la disidratazione e la ipokaliemia a causa della
Approccio terapeutico alle più comuni cardiopatie del cane e del gatto: ruolo cardine dei farmaci diuretici
maggiore sensibilità di questa specie animale al far-
fetto, indotti dall’alterato metabolismo renale dei diuretici.
maco, ad eccezione dei gatti affetti da cardiomiopa-
In questi pazienti, contrariamente a quanto si crede, è op-
tia dilatativa nei quali l’insufficienza cardiaca causata
portuno ridurre la posologia, aumentando le dosi di furo-
da tale cardiopatia è caratterizzata, soprattutto nella
semide, al fine di mantenere un adeguato effetto diuretico,
avendo cura di non disidratare l’animale e di ridurre ec-
• Iponatremia: può verificarsi in corso di terapia del-
cessivamente la pressione sistemica per preservare la filtra-
l’insufficienza cardiaca grave, per la somministrazio-
zione glomerulare. Attuando tali precauzioni, è possibile
ne protratta e ad alte dosi di diuretici che determina-
sfruttare l’effetto diuretico della furosemide, che rappre-
no l’aumento della escrezione di sodio conseguente
senta il diuretico di prima scelta nel trattamento farmaco-
al suo mancato o ridotto riassorbimento tubulare.
logico dell’insufficienza cardiaca congestizia anche in pre-senza di un quadro di insufficienza renale, senza temere al-cun danno renale da parte di questa. CONCLUSIONI
Il successo della terapia medica dell’insufficienza cardia-
Bibliografia
ca dipende da svariati fattori: la gravità della patologia car-diaca, la disponibilità del proprietario dell’animale a seguire
Booth N.H., McDonald L.E.: “Farmacologia e terapeutica veterinaria”,
tutte le indicazioni terapeutiche e a ripresentare l’animale ai
Messerli F.H.: “Cardiovascular Drug Therapy”, 2nd edition, W.B. Saun-
controlli richiesti. Oltre a questi fattori scarsamente influen-
zabili dal medico veterinario, ve ne sono altri strettamente
Nelson R.W., Couto C.G.: “Small Animal Internal Medicine”, 2th edi-
subordinati al livello di conoscenza e di aggiornamento su-
A.Tejedor, J.Noel, P.Vinay: “Characterization and metabolism of canine
gli effetti dei singoli farmaci e sulle loro interazioni.
proximal tubules, thick ascending limbs, and collecting ducts in su-
In questo articolo abbiamo cercato di chiarire alcuni de-
spension”, Can. J. Physiol. Pharmacol., 66 (8) 997-1009, 1988.
gli elementi fondamentali della terapia nell’insufficienza
Jakson E.K: “Diuretics”, in Hardmann J.G., Limbird L.E., GoodmanGilmann A.(editors): “Goodman & Gilman’s The pharmacological ba-
cardiaca in particolar modo il ruolo cardine della terapia
sis of therapeutics”, 10th edition, McGraw-Hill 2001.
diuretica e l’integrazione di questa con altri farmaci cardio-
Bonagura J.D.:“Kirk’s Current Veterinary Therapy” XIII Small Animal
vascolari, i quali possono consentire la riduzione del dosag-
Practice, W.B. Saunders Company, Philadelphia, 2000.
Puschett J.B.:“Pharmacological classification and renal actions of diu-
gio dei diuretici ma non possono in alcun modo sostituirli.
retics”; Cardiology, 84 (Suppl. 2):4, 1994.
È opinione diffusa che la terapia dell’insufficienza car-
Fox P.R., Sisson D.:“Canine and Feline Cardiology”; W.B. Saunders
diaca con sola furosemide, pur dando ottimi risultati a bre-
Kittleson M.D., Kienle R.D.: “Small Animal Cardiovascular Medicine”;
ve termine, a lungo termine determini una intensa attiva-
zione del SRAA, tanto da richiedere l’associazione di far-
The International Small Animal Cardiac Health Council: “Raccomanda-
maci ACE-inibitori che se venissero utilizzati in monotera-
tions for the diagnosis of heart deseases and the treatment of heartfailure in small animals”; 1994.
pia non sarebbero in grado di contrastare i meccanismi fi-
Brutsaert D.L., Sys S.U., Gillebert T.C.: “Diastolic failure: pathophysio-
siopatologici responsabili del quadro di scompenso cardia-
logy and therapeutic implications”; J. Am. Coll. Cardiol. 22:318, 1993.
co. In corso d’insufficienza cardiaca, la ritenzione idrico-sa-
M.D. Kittleson, B. Keene, P.D. Pion: “Results of the multicenter Spa-niel trial (MUST): taurine- and carnitine-responsive dilated cardiomyo-
lina e i meccanismi neuro-umorali mantengono costante la
pathy in American Cocker Spaniels with decreased plasma taurine
frazione di filtrato glomerulare nonostante la riduzione del-
concentration”, J. Vet. Intern. Med., 11:4, 204-211, 1997.
la gittata cardiaca e del flusso plasmatico renale. Il perdura-
Saxon L.A., Stevenson W.G. et al: “Predicting death from progressiveheart failure secondary to ischemic or idiopathic dilated cardiomyo-
re dei meccanismi che consentono il mantenimento della
pathy”; Am. J. Cardiol. 72:62, 1993.
filtrazione glomerulare può rendersi responsabile di danno
P. Roudebush, T.A. Allen, N.F. Kuehn: “The effect of the combined the-
renale secondario ad ipertensione glomerulare. In questa
rapy with captopril, furosemide, and a sodium-restricted diet on se-rum electrolyte concentrations and renal function in normal dogs and
condizione l’utilizzo di farmaci vasodilatatori (ACE-inibi-
dogs with congestive heart failure”, J. Vet. Intern. Med., 8 (5), 337-
tori inclusi), pur proteggendo il glomerulo dal danno iper-
tensivo cronico, può provocare in alcuni soggetti la ridu-
Gaasch W.H.: “Diagnosis and treatment of heart failure based on leftventricular systolic or diastolic dysfunction”, JAVMA, 271:1278, 1994.
zione della filtrazione glomerulare nonostante il migliora-
Ettinger S.J., Feldman E.C.: “Textbook of veterinary internal medici-
mento della portata cardiaca. I segni di insufficienza renale
ne”, 5th edition, W.B. Saunders Company, Philadelphia, 2000.
che si riscontrano in molti cani con cardiopatie croniche
Hamlin R.L.: “Efficacy for or against clinical efficacy of preload redu-cers”, Veterinary Clinics of North America-Small Animal Practice, (21)
sono pertanto riferibili al danno glomerulare provocato
dall’attivazione del SRRA e non ad un effetto indesiderato
Kirk R.W., Bistner S.I.: “Diagnostica e terapia d’urgenza veterinaria”,
della terapia diuretica e vasodilatatrice. Anche nei casi di
2th edition, Edi-Ermes, Milano,1989.
Haggstrom J., Hansson K. et al.: “Effects and long-term treatment
insufficienza renale acuta prerenale che si verifica raramen-
with enalapril or hydralazide on the renin-angiotensin-aldosterone sy-
te nei cardiopatici, l’aumento dell’urea e della creatinina
stem and fluid balance in dogs with naturally acquired mitral valve de-
plasmatica è dovuto alla riduzione eccessiva della filtrazio-
generation”, Am. J. Vet. Res, 57 (11), 1645-52, 1996.
O’Keefe D., Sisson D.D.: “Serum electrolyte in dogs with congestive
ne glomerulare. Tale fenomeno, facilmente reversibile, può
heart failure”; J. Vet. Intern. Med. 7:118, 1993.
verificarsi per disidratazione o ridotta funzione ventricolare
Pedersoli W.M. Nachreiner R.F.: “Serum digoxin concentration in dogs
sistolica del paziente associata all’inappropriata gestione
before, during and after concomitant treatment with furosemide, hy-droclorothiazide and phenytoin”; Journal of the American Animal Ho-
della terapia farmacologica e non alla presunta ma assoluta-
spital Association, 1983,19 (6) 1031-1036.
mente non dimostrata tossicità renale di questi farmaci.
Pedersoli W.M., Nachreiner R.F: “Serum digoxin concentrations in
In corso di insufficienza renale associata ad insufficienza
dogs before and during concomitant administration of furosemide”,Journal of Veterinary Pharmacology and Therapeutics, 3:1, 1-7, 1980.
cardiaca, infatti, è importante tenere presente la ridotta ef-
Nakatama H., Fukuhara Y. et al.: “Furosemide accelerates gentamicin accu-
ficacia di questi farmaci e l’aumento di durata del loro ef-
mulation in cultured renal cells (LLC-PK1 cells)”; Nephron 53-138, 1989.
bijsluiter gen geeft. Maar ook de angst voor bijwerkin • Stel uw vraag aan de webapotheker op gen is een belangrijke reden om te stoppen. www.apotheek.nl . U krijgt binnen enkele daBedenk echter dat iedereen anders op medigen per email antwoord van een apotheker. cijnen reageert, en dat u van een flink deel van • Gebruikt u medicijnen vanwege een bepaal de bijwerki